Nei giorni scorsi ci siamo occupati di un caso accaduto durante un’udienza presso il Tribunale di Verona, quando l’avvocato Ugo Ledonne, in difesa del suo assistito, si è opposto a una domanda del Giudice ritenendola nociva per la genuinità della testimonianza. La reazione del pubblico ministero è stata drastica, accusando Ledonne di oltraggio a magistrato e chiedendo la trasmissione degli atti alla Procura.
L’avvocato Ledonne, agendo come difensore, ha esercitato il diritto di opporsi a una domanda del Giudice, definendola nociva e potenzialmente fuorviante per il teste. Questo diritto è sancito dall’articolo 499 del codice di procedura penale, come confermato dalla Cassazione (Sez. IV, sentenza n° 15331 del 2020). Nonostante la legittimità dell’opposizione, il pubblico ministero ha reagito duramente, non intervenendo nel merito ma richiedendo immediatamente la trasmissione degli atti alla Procura per un presunto reato di oltraggio a magistrato.
La reazione della Camera Penale di Cosenza
La Camera Penale di Cosenza ha espresso piena solidarietà all’avvocato Ledonne, denunciando l’episodio come un grave attacco ai principi fondamentali dello Stato di diritto, in particolare all’autonomia e all’indipendenza dell’avvocatura. La Camera ha richiesto al Ministro della Giustizia di valutare la condotta del pubblico ministero, considerandola potenzialmente disciplinabile ai sensi degli articoli 2 e 14 del d.lgs. 109/2006.
Delibera della Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane
In data 18 luglio 2024, la Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane ha deliberato quanto segue:
- Solidarietà all’Avvocato Ugo Ledonne: L’Unione esprime pieno sostegno all’avvocato Ledonne per essere stato minacciato di denuncia mentre svolgeva la sua attività difensiva in aula.
- Rispetto della Funzione Professionale: Viene ribadita l’importanza del ruolo dell’avvocato in una società democratica, sottolineando che il rispetto per la funzione dell’avvocato è essenziale per lo Stato di diritto.
- Indipendenza della Professione Legale: La delibera cita il Codice Deontologico degli Avvocati Europei e la Corte europea dei diritti dell’Uomo, affermando che l’indipendenza della professione legale è fondamentale per un’equa amministrazione della giustizia.
- Preoccupazione per le Intimidazioni: Si denuncia l’aumento di minacce e denunce contro gli avvocati per contenuti espressi nelle arringhe o nelle interlocuzioni con l’autorità giudiziaria.
- Richiamo alla Giurisdizione: La Giunta critica la mancanza di un intervento immediato del Giudice per richiamare il PM al rispetto del difensore.
- Impegno per il Futuro: L’Unione si riserva di adottare ogni iniziativa necessaria per assicurare il libero esercizio del diritto di difesa e prevenire future intimidazioni contro gli avvocati, promuovendo il rispetto della loro funzione nel processo.
I commenti del Consiglio Direttivo della Camera Penale di Cosenza
Il Presidente Roberto Le Pera e il Segretario Gabriele Posteraro hanno commentato con entusiasmo la forte presa di posizione dell’Unione delle Camere Penali Italiane: “Siamo entusiasti di questa forma di forte vicinanza del più alto consesso dei penalisti italiani; siamo orgogliosi di esserne parte. Avanti.”
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