L’Unione delle Camere Penali Italiane (UCPI) ha duramente criticato il decreto-legge n. 92/2024 approvato dal Governo per fronteggiare il sovraffollamento carcerario.
Ritardi e soluzioni inadeguate:
- Le misure del decreto sono prive di urgenza e attuabili solo dopo 6 mesi, risultando completamente inadeguate per affrontare l’emergenza carceraria.
- Il numero di detenuti (oltre 61.500) supera di gran lunga la capienza delle carceri (51.241 posti disponibili), senza alcuna misura concreta per ridurlo.
- Nonostante i 54 suicidi in carcere nei primi sei mesi del 2024, il decreto ignora il monito del Consiglio d’Europa di rafforzare la prevenzione dei suicidi e l’assistenza sanitaria psicologica.
L’UCPI chiede interventi urgenti:
- Riconoscendo la gravità della situazione, l’UCPI ribadisce la necessità di un intervento immediato e risolutivo.
- L’Unione continuerà a promuovere iniziative su tutto il territorio nazionale per sensibilizzare il Governo e la politica sull’urgenza di risolvere il problema del sovraffollamento carcerario.
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