La Camera Penale di Cosenza ha criticato duramente l’Ufficio Gip-Gup del Tribunale di Cosenza per una prassi considerata offensiva. La cancelleria del tribunale richiede agli avvocati che rappresentano parti ammesse al patrocinio a spese dello Stato di attestare per iscritto che le copie degli atti giudiziari richiesti sono necessarie per esercitare il diritto di difesa. Gli avvocati ritengono questa richiesta non solo superflua ma anche offensiva, paragonandola a chiedere a un chirurgo di dichiarare che sta operando per tutelare la salute del paziente.
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
In un documento di protesta intitolato “Se non per diritto di difesa, per cos’altro?”, i penalisti definiscono questa disposizione “eccentrica” e denunciano che subordina l’esercizio delle prerogative difensive alla dichiarazione dell’avvocato di essere tale. Questa prassi ostacola il diritto di difesa e compromette il decoro e la dignità della professione legale. La Camera Penale chiede al Presidente della sezione penale: “Se non per l’esercizio del diritto di difesa, per cos’altro l’avvocato chiede atti di un processo?”.
Il documento si conclude con una critica provocatoria: “Chiedere all’Avvocatura di attestare la propria funzione costituzionale è autoreferenziale. Non lo siamo. Auspichiamo buon senso. Se la Magistratura rivendica rispetto e autonomia, l’Avvocatura non sta a guardare”.
LEGGI ANCHE:
La disputa del badge: anche gli avvocati della Regione devono timbrarlo
Nordio: “Riforma della giustizia necessaria e collaborazione con il regno unito assicurata”