Il Consiglio di Stato ha stabilito che anche gli avvocati della Regione Campania devono timbrare il cartellino come tutti gli altri dipendenti, accogliendo l’appello di Palazzo Santa Lucia e ribaltando la precedente decisione del Tar. La disputa, iniziata con una circolare del 2012 che estendeva l’obbligo della rilevazione automatica delle presenze a tutto il personale, è durata 12 anni. Gli avvocati si erano opposti, sostenendo che tale obbligo fosse incompatibile con la loro indipendenza e autonomia professionale.
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Nel 2018, il Tar aveva dato ragione agli avvocati, affermando che dovessero autocertificare la loro presenza per preservare la loro autonomia e tenere conto delle frequenti attività svolte fuori dall’ufficio. Tuttavia, la Regione Campania ha fatto appello, sostenendo che l’obbligo di timbrare non intaccava l’autonomia professionale degli avvocati.
Il Consiglio di Stato ha ora confermato che, pur riconoscendo l’autonomia dell’avvocatura pubblica, esiste un rapporto di lavoro subordinato con la Regione. Pertanto, quando gli avvocati sono presenti negli uffici regionali, devono timbrare il cartellino all’ingresso e all’uscita, senza che ciò comprometta la loro libertà professionale.
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