La Corte Suprema di Cassazione, Sezione Seconda Civile, ha emanato la Sentenza n. 16465 che stabilisce i criteri per la liquidazione degli onorari professionali dovuti dagli avvocati in caso di transazione di una causa.
Secondo la sentenza, quando una causa viene risolta tramite transazione, la liquidazione degli onorari professionali dovuti dal cliente all’avvocato deve essere determinata in base al valore specificato nella domanda iniziale della lite. Questo valore, fissato al momento dell’introduzione della causa, rimane il riferimento fondamentale, indipendentemente dalla somma eventualmente realizzata dal cliente a seguito della transazione.
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
La Corte ha chiarito che il valore della causa, nel contesto della liquidazione degli onorari, non può essere presunto in base ai criteri generali fissati dal codice di procedura civile. Deve invece essere considerato esclusivamente quanto indicato nella domanda iniziale, rendendo irrilevante l’importo ottenuto attraverso l’accordo transattivo.
Questa decisione della Cassazione rappresenta un importante chiarimento per il mondo legale, delineando con precisione i criteri di determinazione degli onorari in caso di transazione e offrendo maggiore certezza sia agli avvocati che ai loro clienti sulle modalità di calcolo delle competenze professionali.
LEGGI ANCHE:
Spese legali: la Cassazione ribadisce il limite del sindacato di legittimità