Il Cdm ha approvato in via preliminare il ddl delega fiscale, che trasformerà il trattamento fiscale nel campo delle aggregazioni tra professionisti.
Il fine è far crescere il settore, semplificando la creazione delle società tra professionisti. Una delle novità più importanti corrisponde alla possibilità di aggregazione delle attività professionali, senza imbattersi in minusvalenze o in plusvalenze.
La legge delega, approvata nel 2023, incoraggia le aggregazioni professionali mediante le agevolazioni fiscali, come, per esempio, la detassazione dei passaggi tra studio associato a società tra professionisti.
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Nel nuovo decreto attuativo non si incontrano plusvalenze o minusvalenze per quanto riguarda i conferimenti delle attività materiali/immateriali in società per l’esercizio delle attività professionali. Siamo di fronte ad una neutralità fiscale: le partecipazioni ricevute saranno determinate basandosi su valori fiscali degli attivi e dei passivi.
Si stabiliscono anche disposizioni per non incorrere in duplicazioni o salti di imposizione se il regime fiscale dovesse cambiare.
Ci sono state modifiche anche al decreto Iva: i passaggi dei beni nel corso di trasformazioni, scissioni o fusioni di società non vengono considerati cessioni. Per le operazioni straordinarie l’imposta di registro è fissata a 200 euro.
Presente anche un nuovo approccio nel determinare il reddito da lavoro autonomo, semplificando le procedure contabili e rendendo maggiormente trasparente il calcolo del reddito.
Vengono razionalizzate anche le spese di manutenzione degli immobili usati per l’attività professionale.
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