Il futuro dell’avvocatura in Italia è incerto: da un lato, vi è il rischio di una progressiva marginalizzazione, dall’altro c’è la possibilità di un riconoscimento costituzionale del suo ruolo fondamentale. Il dibattito è aperto e il Guardasigilli Nordio ha dimostrato una certa apertura verso le proposte del CNF. L’esito dipenderà dall’impegno dell’avvocatura e dalla volontà politica di valorizzare questo pilastro fondamentale dello Stato di diritto.
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All’inaugurazione dell’anno giudiziario dell’avvocatura nei giorni scorsi, i punti chiave di discussione sono stati gli stessi già trattati molte volte: la marginalizzazione della funzione difensiva dell’avvocato. le sfide e le speranze per una maggiore valorizzazione dell’avvocatura, la proposta del CNF di inserire il ruolo dell’avvocato nella Costituzione.
Ma se da un lato il Consiglio Nazionale Forense propone di inserire il ruolo fondamentale dell’avvocato nella Costituzione italiana, per rafforzarne la centralità e l’indipendenza (e il Guardasigilli si è dichiarato disponibile a valutare la proposta), dall’altra però i meccanismi della giustizia sembrano tendere a marginalizzare la figura dell’avvocato, relegandolo a un ruolo meramente formale.
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