Un team di ricerca dell’Università di Padova ha sviluppato un algoritmo predittivo in grado di identificare aziende con probabili legami alla mafia. L’algoritmo analizza dati finanziari e segnala anomalie come aumenti improvvisi di fatturato, giovani dirigenti o amministratori legati a fallimenti. Lo strumento non fornisce prove definitive, ma aiuta gli operatori economici a valutare il “grado di mafiosità” di un potenziale partner. L’algoritmo è già utilizzato da diverse aziende italiane e straniere, tra cui un importante gruppo svizzero.
Sfide e limiti
Come ogni sistema di intelligenza artificiale, l’algoritmo può generare falsi positivi e negativi. La decisione finale sull’infiltrazione mafiosa spetta sempre alle autorità competenti. L’utilizzo di questi strumenti richiede cautela e una formazione adeguata da parte delle forze dell’ordine.
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Evasione e contrasto
Le mafie si stanno adattando, diventando più elusive e mimetizzandosi nel mondo legale. Le autorità sottolineano l’importanza di una cooperazione internazionale e di uno scambio di informazioni più rapido ed efficiente. È necessario un “cambiamento di pensiero” da parte delle forze dell’ordine e della magistratura per contrastare le nuove strategie mafiose.
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