È stato recentemente pubblicato un rapporto dell’associazione Antigone per quanto riguarda la situazione delle carceri minorili italiane. Leggiamo nel rapporto che i detenuti all’interno delle carceri minorili, all’inizio del 2024, sono circa 500: si tratta di un numero che non si vedeva da più di dieci anni.
Secondo il rapporto dell’associazione Antigone, questa è una conseguenza del “decreto Caivano”, approvato lo scorso settembre con lo scopo di contrastare la criminalità minorile.
Nel decreto viene abbassata la soglia per l’utilizzo della custodia cautelare nelle carceri minorili, consentendo di ordinare il carcere preventivo per tutti quei reati che prevedono delle pene di almeno sei anni, mentre precedentemente la soglia era fissata a 9.
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È stata abbassata anche l’età minima per ordinare il Daspo urbano, da 18 a 14 anni e sono state aumentate le sanzioni per lo spaccio e per il porto d’armi.
Nel rapporto viene segnalato che le persone entrate nelle carceri minorili nel 2023 sono state 1.143: un numero che non si raggiungeva da almeno 15 anni.
Nel gennaio 2024, ci sono state 340 persone in custodia cautelare, rispetto alle 243 dell’anno precedente. Cresce anche l’ingresso nelle carceri minorili di persone che violano la legge sugli stupefacenti, registrando un aumento del 37,4% nel corso di un anno.
Secondo il rapporto, all’inizio del 2024, nelle carceri minorili erano presenti soprattutto giovani tra i 16 e i 17 anni, e i minorenni sono in maggioranza del 60%.
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