11 Gennaio 2024

Italawyers: la prima associazione di avvocati all’estero

Italawyers è la prima associazione di avvocati italiani che lavorano all’estero. L’associazione ha la sede principale a Londra e nelle scorse settimane è stata presentata a Roma alla Camera dei Deputati.

Lo scopo di Italawyers è quello di diffondere in tutto il mondo la cultura giuridica italiana, affinché si possa incoraggiare la collaborazione internazionale tra i legali che parlano la lingua italiana. L’associazione, infatti, ha stabilito che la lingua italiana è il suo elemento distintivo.

Il presidente di Italawyers è Valeriano Drago, che esercita nel Regno Unito. Alla vicepresidenza troviamo Valentina Saviello, che esercita in Italia, così come il tesoriere Marco Calabrese.

Italawyers nasce nel 2020, durante l’emergenza sanitaria. Si è fatta molto conoscere tramite webinar formativi online, crescendo velocemente nel corso del tempo, tanto che ora la troviamo in più di venti paesi in tutto il mondo.

Dichiara il presidente Drago: «Ogni associato, oltre alla lingua italiana conosce la lingua del posto dove esercita la professione e questo consente occasioni di confronto, collaborazione e di aiuto tra colleghi senza alcuna barriera culturale. I nostri membri sono tutti avvocati o, per dirla nelle lingue locali, solicitor, abogado, rechtsanwalt, avocat à la cour e via dicendo, e ciò consente pertanto un rapporto diretto tra professionisti di diverse aree geografiche, con momenti formativi sui temi giuridici di maggior attualità, approfondimenti con esperti, convegni e altre iniziative in nome dell’italianità».

Tra poco si terrà il quarto meeting internazionale, a Londra, dal 20 al 23 marzo, con un convegno a tema Intelligenza Artificiale e Giustizia, con un incontro tra i legali italiani che esercitano all’estero e la Cassa.

Per la vicepresidente Saviello: «Non possiamo non prendere in considerazione lo sviluppo tecnologico che stiamo vivendo nella vita di tutti i giorni, anche nel nostro ambito questa rivoluzione è sempre più tangibile con l’adozione di tecnologie avanzate che agevolano le pratiche legali internazionali, con la digitalizzazione dei processi e l’uso dell’intelligenza artificiale, fondamentali per rimanere competitivi a livello globale. Forse non siamo ancora pronti per il Metaverso ma ci stiamo attrezzando».


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