L’Italia è uno dei primi paesi europei per efficienza dei tribunali e per capacità di ridurre gli arretrati. Resta, comunque, ultimo per quanto riguarda i tempi di risoluzione delle cause.
Questo è quanto emerge da una ricerca realizzata da italiadecide in collaborazione con Intesa Sanpaolo. L’indagine è stata presentata in Senato e analizza la situazione attuale al fine di migliorare l’organizzazione e la gestione dei tribunali.
Sono State analizzate le performance del settore giustizia italiano rapportandole a quattro paesi Ue, ovvero Francia, Germania, Spagna e Polonia. Secondo le analisi, l’Italia registra miglioramenti da anni in tutti gli indicatori di performance, nonostante i livelli non siano paragonabili a quelli degli altri paesi.
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L’Italia è tra i paesi migliori per quanto riguarda l’efficienza dei tribunali, migliore anche di Francia e Germania, vista la capacità di riduzione degli arretrati e di risolvere più cause di quante invece ne vengono iscritte.
Tale capacità di risolvere più contenziosi si deve anche ai giudici italiani, secondi solo ai colleghi spagnoli. Tuttavia, l’Italia è l’ultimo Paese per la risoluzione di cause con una durata dei procedimenti che dura indicativamente tra 674 e 1026 giorni. L’Italia è, infatti, il primo paese europeo per numero di cause pendenti.
Un altro elemento critico rilevato è rappresentato dalla grande variabilità delle performance da parte dei singoli tribunali. La ricerca evidenzia come non sia la localizzazione territoriale a determinare quali sono le differenze nell’efficienza, ma la disponibilità delle risorse e dei modelli organizzativi.
In ogni caso, gran parte del miglioramento, per quanto riguarda la riduzione della durata media effettiva, deriva proprio dai miglioramenti registrati nei Tribunali del Centro-Sud.
Un elemento positivo che emerge dalla ricerca sono le nuove assunzioni, che arrivano ad oltre 13.900 risorse.
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