Il Guardasigilli Carlo Nordio, durante un dibattito a Roma ha dichiarato che ritiene necessario «rimodulare» il concorso esterno in associazione mafiosa.
Si tratta di un tema di cui Nordio aveva già parlato in un’intervista a Libero, per il quale il Fatto Quotidiano lo aveva successivamente accusato di «voler salvare pure i politici mafiosi». A queste accuse Nordio ha risposto spiegando il motivo per il quale ritiene che il concorso esterno in associazione mafiosa debba essere cambiato.
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«Il Concorso esterno non esiste come reato, è una creazione giurisprudenziale. Cioè la Cassazione, i giudici, hanno inventato questa formula abbastanza evanescente, che a rigore di logica, vorrei dire “popperiana”, è un ossimoro. Perché il concetto di concorso esterno è contraddittorio, ecco l’ossimoro, perché se sei concorrente non sei esterno, e se sei esterno non sei concorrente. Naturalmente, tutte queste cose quando le discuti sotto il profilo tecnico ti trovi delle risposte di ordine ideologico, di ordine emotivo. Ecco, noi non lo vogliamo eliminare, noi sappiamo benissimo che si può essere mafiosi all’interno dell’organizzazione e si può essere favoreggiatori all’esterno dell’organizzazione, ma allora va rimodulato completamente il reato, che in questo momento non esiste né come tassatività né come specificità perché non è nel codice».
Il concorso esterno deriva all’applicazione dell’art. 110 del c.p., che suppone il concorso, ovvero la partecipazione di una persona ad un reato e all’art. 416 bis che prevede il reato di associazione mafiosa.
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