Approda in Parlamento la prima campagna per il diritto all’oblio oncologico, grazie a 100mila firme raccolte.
Il Cnel, il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, ha presentato alle Camere un disegno di legge, sulla scia di #iononsonoilmiotumore, campagna di comunicazione promossa dalla Fondazione Aiom. La norma, se approvata, consentirebbe a chi è guarito da un tumore di riprendere in mano la propria vita senza subire alcuna discriminazione.
Infatti, per richiedere alcuni servizi, come l’ottenimento di mutui o la stipula di assicurazioni, bisogna dichiarare di avere avuto un tumore, nonostante la guarigione. Sono in molti ad incontrare difficoltà, come rifiuti o premi incrementati.
#iononsonoilmotumore ha realizzato un portale web e una guida sul tema, un gran mobilitazione online per promuovere una raccolta firme e due camminate, a Modena e a Pescara.
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Dichiara Giordano Beretta, presidente di Aiom: «Siamo molto soddisfatti dell’alto numero di persone raggiunte con la campagna e ringraziamo il Cnel per l’attenzione che ha dedicato a questo bisogno, molto sentito in tutta la popolazione di malati, ex pazienti, familiari e caregiver».
«Ora che questa legge è arrivata in Parlamento», continua Beretta, «non è più solo una speranza, ma può e deve diventare realtà: per questo, chiediamo ai presidenti di Camera e Senato e alla presidente del Consiglio di approvare questa norma, in un gesto di cura e ascolto verso un milione di italiani. Dobbiamo seguire l’esempio virtuoso di Francia, Lussemburgo, Belgio, Olanda, Portogallo e Romania, che hanno già emanato una legge a tutela dei cittadini guariti dal cancro».
Ogni tumore, sottolinea Beretta, «richiede un tempo diverso perché chi ne soffre sia definito “guarito”: per il cancro della tiroide sono necessari meno di 5 anni dalla conclusione delle cure, per il melanoma e il tumore del colon meno di 10. Molti linfomi, mielomi, leucemie, tumori della vescica e del rene richiedono 15 anni. Per essere guariti dalle malattie della mammella e della prostata ne servono fino a 20. Il riconoscimento del diritto rappresenta la condizione essenziale per il ritorno a una vita dignitosa».
Il numero di persone che guariranno dai tumori, grazie alla ricerca, ma anche all’innovazione tecnologica, è destinato ad aumentare, come riporta il consigliere di Cnel, Francesco Riva, autore della proposta di legge. «Per questo abbiamo ritenuto necessario portare questo progetto in Parlamento, perché se ne parli e si proceda a un’iniziativa legislativa in grado di offrire supporto e tutela a tutti i pazienti di oggi e domani».
«È fondamentale riempire questo vuoto normativo in tempi stretti, perché dopo cinque anni da un tumore pediatrico e dieci da una malattia dell’età adulta si possa essere finalmente considerati guariti anche dalla burocrazia», continua Riva.
Commenta Saverio Cinieri, il presidente di Aiom: «Esprimiamo tutta la nostra gratitudine a Tiziano Treu, presidente del Cnel, e al consigliere Francesco Riva. Il loro sostegno è stato decisivo per permettere a questa richiesta di arrivare ai grandi organi istituzionali. Ora a loro non resta che approvarla, in un gesto di civiltà, per farla diventare legge a tutti gli effetti. Chiediamo che questo avvenga rapidamente, perché non si affievolisca la luce su questa importante iniziativa e perché gli ex pazienti non debbano più aspettare per vivere la vita che meritano».
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