Con l’approvazione del decreto Milleproroghe sono state introdotte alcune novità per quanto riguarda la fatturazione elettronica e la trasmissione telematica al sistema Tessera Sanitaria dei corrispettivi da parte degli operatori sanitari.
Con decreto Milleproroghe si fa riferimento ad un decreto legge che vuole risolvere delle disposizioni urgenti entro la fine dell’anno. Lo scopo principale è quello di prorogare delle scadenze di legge che stanno per terminare. Dovrebbe essere una misura eccezionale, ma in realtà è stata riproposta più volte a partire dal 2005.
Spesso il decreto Milleproroghe include alcune misure che il governo, per vari motivi, non è riuscito ad inserire nella Legge di Bilancio, che necessita di essere approvata entro il 31 dicembre.
Le novità
Nel decreto Milleproroghe del 2022 troviamo anche la proroga all’introduzione dell’obbligo di trasmissione dei corrispettivi tramite il sistema Tessera Sanitaria per le prestazioni sanitarie.
Dallo scorso 1 gennaio, infatti, sarebbe dovuto scattare l’obbligo di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie. Tuttavia, con il decreto Milleproroghe, tutto slitta al 1° gennaio 2024. Dunque, i medici e gli operatori del settore sanitario resteranno fuori da tale obbligo per un altro anno.
Fino al prossimo 31 dicembre, tutti i soggetti che devono inviare i dati al Sistema Tessera Sanitaria per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata, per effetto delle novità del provvedimento, non potranno emettere fattura elettronica.
Nello specifico, non potranno emettere fattura elettronica tramite Sistema di Interscambio (SdI) gli operatori sanitari che:
- devono inviare al sistema Tessera Sanitaria i dati di spesa che i propri clienti hanno sostenuto durante l’anno, ex art 10-bis del 119/2018;
- non sono tenuti ad inviare informazioni sulle spese sanitarie al sistema Tessera Sanitaria ma che sono tenuti ad assistere privati ex art.9-bis comma 2 DL 135/201.
Questi soggetti dovranno continuare ad emettere fattura cartacea e a trasmettere i dati secondo le modalità ordinarie.
Al fondamento dell’estensione del divieto di fatturazione elettronica all’interno del settore sanitario troviamo l’esigenza di riservatezza e tutela dei dati personali dei cittadini. Introdotto nel 2019, l’obbligo generalizzato di emissione di fattura elettronica non si è mai attivato per le prestazioni sanitarie, in base alla tutela della privacy dei pazienti come previsto dall’articolo 10-bis del DL 199/2018.
Nel 2018 le professioni sanitarie erano state escluse dall’obbligo di emissione di fatturazione elettronica a seguito di alcune criticità che sono state evidenziate dal Garante per la Protezione dei dati personali.
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Le strutture sanitarie convenzionate con il SSN, che siano pubbliche o private, grazie al decreto Milleproroghe potranno utilizzare la fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie che hanno erogato dal prossimo 1 gennaio 2024. L’unica condizione è che tali prestazioni siano state pagate con bancomat, carta di credito o con ulteriori strumenti di pagamento elettronici.
Dunque, dal 1° gennaio 2024, i soggetti che dovranno inviare i dati al sistema Tessera Sanitaria, dovranno adempiere agli obblighi di memorizzazione elettronica e di trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate dei dati attraverso il loro invio al sistema Tessera Sanitaria. Per farlo, dovranno utilizzare strumenti tecnologici capaci di garantire la sicurezza e l’inalterabilità dei dati.
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