Sospensione delle multe ai non vaccinati

La commissione Giustizia del Senato ha approvato un emendamento al DL sui “raduni pericolosi”. L’emendamento prevede la sospensione delle multe di 100 euro, fino al 30 giugno 2023, per chi non si è vaccinato contro il Covid-19.

Le multe erano state introdotte dal governo Mario Draghi e avrebbero dovuto cominciare ad arrivare dal primo dicembre 2022. L’emendamento è stato presentato dai senatori Erika Stefani, Massimiliano Romeo e Manfredi Potenti.

Attualmente, anche se l’emendamento non è ancora stato approvato, il governo non sembra avere intenzione di avviare il procedimento sanzionatorio. Nessuno, dunque, dovrebbe ricevere multe.

Obbligo di vaccinazione

L’obbligo di vaccinazione contro il nuovo coronavirus è stato introdotto dal governo Draghi nel febbraio del 2021. Riguardava le persone con più di 50 anni, le forze dell’ordine, il personale sanitario e il personale scolastico.

Era stata decisa una multa di 100 euro per le persone che non rispettavano l’obbligo e per chi non non aveva completato il ciclo vaccinale secondo i tempi prestabiliti. C’era comunque la possibilità di giustificare un’eventuale esenzione entro 6 mesi.

L’attuale emendamento sospende le multe per 7 mesi. Ha ricevuto delle critiche da parte delle opposizioni, che accusano il governo di voler legittimare delle posizioni antiscientifiche a scopi elettorali e politici.

Modifica della norma conto i rave party

Le modifiche sulla norma contro i raduni pericolosi, nata con lo scopo di contrastare i rave party si sono rese necessarie dopo la prima stesura del testo, che aveva sollevato numerosi dubbi dalle opposizioni ma anche da giuristi e costituzionalisti.

Il nuovo testo mantiene pene elevate e la possibilità di effettuare intercettazioni e sequestri. La modifica principale riguarda la definizione di “raduni”, parlando di «raduno musicale o avente altro scopo di intrattenimento».

Inoltre, modifica anche il codice penale a cui si riferisce, ovvero il 633 che rinvia «all’invasione di terreni o edifici». Nel 633 bis, il reato «scatterà quando dall’invasione deriva un concreto pericolo per la salute pubblica o per incolumità pubblica» per mancata osservanza sulle norme di igiene e sicurezza o possibile spaccio di droga.

Non ci sarà più il vincolo sul numero dei partecipanti al raduno, precedentemente fissato a 50 persone. La valutazione avverrà a cura del giudice. Saranno perseguibili non soltanto gli organizzatori ma anche i partecipanti.

Le pene non sono state cambiate, con multe da 1.000 a 10.000 euro e reclusione dai 3 ai 6 anni. Oltre ad essere le più alte in tutta Europa, questa pene offrono agli investigatori la possibilità di richiedere la carcerazione preventiva e di effettuare intercettazioni.

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