Contributo per i dipendenti degli studi professionali che utilizzano trasporti pubblici
In arrivo un contributo per i dipendenti degli studi professionali che utilizzano i trasporti pubblici. Il rimborso è pari al 50% delle spese sostenute e può arrivare ad un massimo di 200 euro. Le domande per i costi sostenuti nel 2021 potranno essere presentate dal 1° luglio al 30 settembre.
Ideato e messo a disposizione degli iscritti a Ebipro, l’incentivo ha riaperto la possibilità per i titolari degli studi professionali di richiedere un rimborso delle spese sostenute per l’acquisto di hardware destinati allo smart working. Nel periodo da marzo a luglio 2020, ci sono state tantissime domande per questa misura, fino ad arrivare ad erogare più di 3 milioni di euro per 7.148 dipendenti.
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Nel 2020, il boom delle erogazioni ha riguardato il sostegno al reddito, con un contributo una tantum di 250 euro per ogni dipendente con sospensione o riduzione dell’orario di lavoro. L’ente ha versato più di 10 milioni di euro a favore di 41mila dipendenti.
Il nuovo beneficio per il trasporto pubblico locale, spiega Leonardo Pascazio, presidente di Ebipro, «non si limita ad andare incontro alle esigenze dei lavoratori ma ha una finalità politico-sociale. Puntiamo a incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici rispetto a quello delle vetture private, per far fronte ai rincari dei carburanti e promuovere scelte di trasporto più sostenibili ed ecologiche. Ci aspettiamo un gran numero di domande e contiamo di dare i rimborsi a tutti coloro che hanno i requisiti».
Come richiedere il rimborso
Il contributo verrà finanziato con 3.5 milioni, che fanno parte delle risorse stanziate per il welfare. Il bonus può essere richiesto dai dipendenti degli studi professionali per l’abbonamento che copre il tragitto casa-lavoro. Ovviamente, il contributo non copre le spese per figli o altri familiari.
Per ottenere il rimborso si può presentare soltanto una domanda all’anno. Dal 2023, la domanda dovrà essere presentata dal 1° gennaio al 30 giugno.
Ebipro sottolinea che possono essere rimborsati soltanto gli abbonamenti, e che non sarà possibile chiedere il contributo per i biglietti a tempo, anche se durano per più giorni. Non possono essere conteggiate nemmeno le carte di trasporto integrate che hanno altri servizi, come l’ingresso a spettacoli o musei.
La domanda deve essere presentata online, tramite l’area riservata del sito di Ebipro. Basterà allegare la copia delle ricevute di pagamento, la copia dell’ultima busta paga e la copia della tessera di abbonamento.
L’ente può richiedere anche dei documenti integrativi, che dovranno essere forniti in dieci giorni, altrimenti la pratica verrà respinta. Nel caso in cui la domanda venga accolta, il rimborso verrà erogato entro 4 mesi.
Ebipro, dal 1° maggio ha attivato i rimborsi a sostegno dello smart working. I rimborsi vengono erogati ai datori di lavoro che hanno acquistato strumenti informatici per i propri dipendenti in smart working. Gli strumenti per cui sono previsti rimborsi sono: tablet o pc, mouse, stampanti, webcam, tastiere e cuffie.
Per ogni dipendente è previsto un rimborso di 300 euro, a ai datori di lavoro spettano al massimo 900 euro di rimborsi. La domanda di contributo deve essere presentata online entro 60 giorni dalla data d’acquisto.
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