25 Gennaio 2022

Obbligo vaccinale, è possibile fare ricorso?

Come fare ricorso per la sanzione dovuta all’obbligo vaccinale over 50?

Col decreto legge n. 1 del 7 gennaio 2022 l’obbligo vaccinale si estende non più solo al personale sanitario, ma anche a tutti gli over 50. Difatti, dall’art. 1 si evince che fino al 15 giugno 2022 tale misura si estende a tutti i cittadini italiani e altri residenti UE. Chiunque violi tale obbligo incorrerà in una sanzione di 100 euro, con possibilità di ricorso al Giudice di Pace.

Obbligo vaccinale: cosa prevede la Legge per la tutela della salute pubblica

Innanzitutto, specifichiamo che il fine annesso a tale misura è la tutela della salute pubblica e il mantenimento di adeguate condizioni di sicurezza. Questo decreto si applica a:

  • Cittadini Italiani;
  • Residenti in Italia ma cittadini di altri Stati membri dell’UE;
  • Cittadini stranieri.

Come chiariscono gli artt. 34 e 35 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 riguarda i cittadini che abbiano compiuto il cinquantesimo anno d’età salvo ciò che gli artt. 4, 4 -bis e 4 -ter. prevedono.

In quali casi si incorre in sanzioni con multe da 100 euro per l’obbligo vaccinale over 50?

L’art. 4 sexies specifica che chiunque violi tale obbligo vaccinale incorrerà in una sanzione di 100 euro nei casi che elenchiamo:

  • Se alla data del 1° febbraio 2022 non si iniziava il ciclo vaccinale primario;
  • Qualora dal 1° febbraio 2022 non ci si sottoponesse alla dose di completamento del ciclo vaccinale primario. Nel rispetto delle indicazioni e nei termini della circolare del Ministero della Salute;
  • Se dal 1° febbraio 2022 non si effettuava la dose di richiamo successiva al ciclo vaccinale primario entro i termini di validità delle certificazioni verdi COVID-19.

La multa dei 100 euro avverrà ad opera del Ministero della Salute tramite l’Agenzia delle Entrate Riscossione. Successivamente, tali enti provvederanno a indicare agli interessati un termine perentorio di dieci giorni dalla ricezione della sanzione. Ora, tali soggetti dovranno comunicare l’eventuale certificazione relativa al differimento o all’esenzione dall’obbligo vaccinale. Ovvero, una ragione di assoluta e oggettiva impossibilità.

Poi, se la ASL non conferma l’insussistenza dell’obbligo vaccinale o l’impossibilità di adempiervi, provvede a notificare un avviso di addebito. Tale avviso ha valore di titolo esecutivo e deve notificarsi entro centottanta giorni dalla relativa trasmissione.

Come fare ricorso per l’obbligo vaccinale over 50 dopo aver ricevuto la multa

Ora, se il trasgressore non intende pagare la sanzione entro il termine può fare ricorso entro 30 giorni al Giudice di Pace. A questi pagherà il contributo unificato dal valore di una quarantina d’euro. Inoltre, davanti al giudice si dovrà presentare da solo, senza assistenza dell’avvocato. Nello specifico, se si decide di fare ricorso conviene chiedere all’Agenzia di sospendere l’addebito dell’avviso.

A questo punto, si potrà accogliere o rigettare il ricorso. Tuttavia, il soccombente in caso di rigetto ha ancora una possibilità. Infatti, può impugnare la decisione del Giudice di Pace davanti al Tribunale nel termine di 30 giorni da quando gli si notifica la sentenza.

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