Come avremmo trascorso la pandemia senza l’”online“? Quanto l’uso massiccio delle tecnologie digitali nel nostro quotidiano si è trasformato in una nuova normalità? E che futuro immaginiamo?
Quel che sappiamo tutti è che non abbandoneremo mai più alcune abitudini che abbiamo acquisito durante l’ultimo anno e mezzo.
E a confermare questa tendenza ci pensa lo studio “The Future of Urban Reality” condotto e pubblicato da Ericsson.
IL TEMPO ONLINE AUMENTERÀ DI 10 ORE A SETTIMANA
Lo studio di Ericsson ha raccolto e analizzato le opinioni di ben 2,3 miliardi di persone in tutto il mondo, interrogandole sulla loro esperienza, le preoccupazioni, le opportunità, in relazione al presente ma a quello che potrebbe essere il prossimo futuro, entro il 2025.
Qui di seguito una breve panoramica di ciò che è stato rilevato:
DIDATTICA A DISTANZA E NON SOLO
1 intervistato su 2 si aspetta un massiccio uso della DAD e dell’e-leraning entro il 2025, mentre più della metà prevede che anche le attività di intrattenimento, di cultura e di socialità si sposteranno online.
LAVORO E INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Al di là del permanere dello smart working, più di 3 intervistati su 5 crede che in futuro si dovrà avere più di un lavoro per ottenere un reddito decente. Molti temono però che robot e intelligenza artificiale sostituiranno molti lavoratori, aumentando il numero di disoccupati.
PRIVACY
La preoccupazione per la propria privacy è alta: 7 consumatori du 10 prevedono di porvi più attenzione.
SHOPPING
La metà degli intervistati crede che in futuro preferirà acquistare prodotti locali (ma in Italia pochi, solo il 18%, prevede di ordinare la spesa online regolarmente).
SALUTE
7 intervistati su 10 prevedono di condurre una vita più sana.
Zeynep Ahmet, ricercatore presso il Consumerlab di Ericsson, ha così commentato i risultati dello studio:
“Durante la pandemia, l’ICT ha permesso ai consumatori di continuare a gestire numerosi aspetti della propria vita. Le nostre ultime ricerche mostrano che questa situazione sarà la nuova normalità per il futuro. Questa tendenza permette di dare maggiore priorità agli aspetti più importanti della vita, sia che si tratti di passare più tempo con i propri cari sia che si tratti di avere uno stile di vita più sano. Nel ruolo di abilitatori, è chiaro che sia le reti mobili che gli sforzi di inclusione digitale giocheranno un ruolo cruciale nella costruzione delle società di resilienti, inclusive ed eque di domani.”
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