Dalla puglia una documentazione che completa e avvia i principi emanati 4 anni fa
Partendo dai princìpi già introdotti nel corso del 2017, il Tribunale di Brindisi introduce un nuovo Piano Genitoriale (PG). Si tratta di uno strumento atto a semplificare e facilitare ulteriormente il raggiungimento degli accordi tra i genitori. Inoltre, è utile anche nel caso di iniziative unilaterali, in quanto permette di affrontare e illustrare situazioni e ruoli più integralmente.
Piano genitoriale: espressione del diritto alla bigenitorialità, all’equilibrio e all’equità
Alla base della documentazione del Tribunale di Brindisi c’è un diritto indisponibile proprio dei figli di genitori separati. Stiamo parlando del diritto di avere con ciascuno dei genitori un rapporto “equilibrato e continuativo”, di ricevere “cura” da entrambi. Quindi, -comma 1 art.337 ter c.c.- la via prioritaria dev’essere la pariteticità teorica e pratica dei genitori, dalla quale allontanarsi solo motivatamente, per oggettivi impedimenti.
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Ciò implica che entrambe le parti debbano assumersi adeguati compiti di cura, tranne in mancanza di ragionevoli e documentati impedimenti. Non solo: anche per quanto riguarda ruolo e modalità di erogazione dell’assegno di mantenimento il punto di vista cambia. In effetti, si punta alla partecipazione di entrambi i genitori agli esborsi e -in merito agli aspetti relazionali- all’effettiva utilità della spesa.
Tuttavia, in parallelo con il diritto imprescindibile del figlio, secondo il Tribunale pugliese, va il diritto della donna (madre) all’equità. Infatti, la volontà è di assicurare a uomini e donne gli stessi diritti e le stesse responsabilità come genitori. Questo, a prescindere dalla situazione matrimoniale di riferimento, in tutte le questioni che si riferiscono ai figli (in pieno accordo con la Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna, New York, 1979 e con la IV Conferenza mondiale sulle donne di Pechino, 1995).
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