3 Agosto 2020

Smart contract, minaccia per gli avvocati od opportunità?

Smart contract, minaccia per gli avvocati od opportunità?

Cosa sono gli smart contract, o contratti intelligenti? Segneranno davvero la fine degli avvocati, come qualcuno insinua? Non proprio.

COSA SONO GLI SMART CONTRACT

In un articolo pubblicato da Ansa, l’Avv. Papotto di Catania spiega che «uno Smart Contract è la “traduzione” o “trasposizione” in codice di un contratto in modo da verificare in automatico l’avverarsi di determinate condizioni e di autoeseguire in automatico azioni nel momento in cui le condizioni determinate tra le parti sono raggiunte e verificate.

In altre parole, lo Smart Contract è basato su un codice che “legge” sia le clausole che sono state concordate sia la condizioni operative nelle quali devono verificarsi le condizioni concordate e si autoesegue automaticamente nel momento in cui i dati riferiti alle situazioni reali corrispondono ai dati riferiti alle condizioni e alle clausole concordate».

Semplificando al massimo, gli smart contract sono programmi informatici basati su algoritmi che verificano l’esistenza di alcuni parametri e ne garantiscono l’esecuzione.

Per fare un esempio primordiale di smart contract, pensiamo all’attivazione o disattivazione di una licenza per l’uso di un software in base al verificarsi di una condizione come il pagamento della licenza da parte dell’utente.

Un altro esempio si ha nelle assicurazioni auto. Attraverso i dispositivi di controllo nelle vetture è possibile sapere se il guidatore ha, per esempio, superato i limiti di velocità indicati nel contratto facendo scattare immediatamente clausole svantaggiose, come un aumento del premio.

VANTAGGI DEGLI SMART CONTRACT

I vantaggi degli smart contract sono due:

minori costi di transazione.
Questo dipende dal fatto che gran parte del lavoro di attivazione e verifica del contratto è automatizzato, non è necessario affidarsi a ‘umani’ per monitorarne l’adempimento;

maggiore sicurezza nell’ottemperanza.
Sempre grazie all’automazione, la verifica dell’avverarsi delle condizioni è garantita, così come lo è l’attivazione delle clausole stabilite.

PERCHÈ GLI SMART CONTRACT NON SONO UNA MINACCIA PER GLI AVVOCATI

Un articolo come questo può solo dare un’idea indicativa e superficiale del complesso mondo degli smart contract. Nonostante ciò, basta poco per credere che l’automazione in materia di contratti possa scalzare le figure più competenti in materia.

In realtà, avvocati e smart contract non si annullano a vicenda.

Come spiegato su Blockchain4innovation, lo smart contract: «è un programma che elabora in modo deterministico (con identici risultati a fronte di identiche condizioni) le informazioni che vengono raccolte. In altre parole se gli input sono gli stessi i risultati saranno identici. […] Ai contraenti spetta il compito di definire condizioni e clausole e modalità e regole di controllo e azione».

Gli smart contract sono dunque la traduzione informatica di accordi fra le parti, pertanto c’è ancora bisogno di legali che sappiano individuare tutte le ipotesi possibili e indicare tutte le clausole necessarie a rendere vitale il contratto.

Poi, citando Pierluigi Cuccurru in Blockchain e automazione contrattuale: «Nonostante il nome, gli smart contarct non sono necessariamente contratti giuridicamente intesi (sebbene possano esserlo ove ne integrino i requisiti). Siano più semplicemente degli strumenti per la negoziazione, conclusione e/o automatica applicazione di rapporti contrattuali o relazioni para-contrattuali: un canale per la conclusione e gestione degli accordi, piuttosto che accordi in sé».

In sostanza, sono dei mezzi con cui portare avanti degli accordi. E quegli accordi devono essere stabiliti tra parti.

Infine, gli smart contract si appoggiano alla blockchain, campo che offre molti vantaggi ma anche molti rischi di illeicità, e gli avocati potrebbero trovare nuovi campi di applicazione delle proprie competenze.

[Per approfondire: “Ti lascio una canzone ma con la blockchain” – Altalex]

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