FAQ: Domande e risposte
Consulta le nostre FAQ e scopri come risolvere problematiche tecniche legate al tuo lavoro, ad esempio: difficoltà con la firma digitale, la casella di posta elettronica o la posta pec.
Troverai anche le procedure per sciogliere i dubbi più comuni relativi all'utilizzo della Service1: come creare un fascicolo, apporre la firma grafica, consultare in anonimo, richiedere la visibilità e altro ancora.
Aggiungere, modificare o cancellare un’anagrafica sono funzioni presenti in Service1.
Il procedimento è semplice.
Una volta aperto il software, selezionate l’icona IMPOSTAZIONI dal menù iniziale collocato a sinistra. Poi, selezionate l’icona ANAGRAFICA UTENTI dal menù che apparirà sempre a sinistra.
A questo punto, compariranno le anagrafiche già caricate e potrete selezionare quella di vostro interesse.
Per modificarla, cliccate sul MODIFICA.
Per cancellarla, cliccate su CANCELLA.
Entrambi i tasti si trovano nella parte inferiore della sezione dedicata ai dati anagrafici.
Invece, per aggiungere una nuova anagrafica vi basterà cliccare sul tasto AGGIUNGI UTENTE collocato sopra l’elenco delle anagrafiche già caricate.
Per gestire le anagrafiche dei clienti, è sufficiente cliccare sull’icona ANAGRAFICHE CLIENTI presente nel menù a sinistra.
Se volete inviare allegati che, complessivamente, pesano più di 30Mb, Service1 provvede automaticamente alla creazione di più buste, l’importante è che i singoli allegati non superino i 30Mb.
Attenzione: i 30Mb sono comprensivi della firma digitale, pertanto, per sicurezza, vi consigliamo di inserire allegati che non superino mai i 23Mb.
Se non fosse possibile rispettare tale limite, potete procedere in due modi:
– scannerizzare nuovamente il documento impostando lo scanner alla risoluzione massima di 150 dpi in bianco e nero,
oppure
– comprimere il file pdf utilizzando uno dei tanti tool gratuiti presenti online.
L’antivirus installato nel computer può compromettere le funzioni di Service1 e impedite un corretto espletamento del lavoro.
Per questo motivo, se si nota qualche malfunzionamento è utile procedere in questo modo:
- chiudere Service1,
- disabilitare temporaneamente l’antivirus,
- riaprire Service1.
È possibile allegare al deposito più file presi dal fascicolo telematico che hanno lo stesso nome?
Sì, la procedura migliore consiste nello scaricare i file, rinominarli e allegarli come ALLEGATO SEMPLICE.
Se desiderate apporre la firma grafica a un documento digitale, vi basta aprire Service1, andare su FIRMA E VERIFICA e caricare il file.
Cliccate sul tasto FIRMA, scegliere la firma PAdES e selezionare “firma grafica”.
È possibile vagliare alcune opzioni facoltative, come l’aggiunta del proprio nome o di una coccarda.
Una volta visualizzato il documento, sarà possibile selezionare l’area in cui far comparire la firma. Dopodiché, basterà dare conferma e ultimare la procedura.
Creare un fascicolo con Service1 è semplice.
Dal menù a sinistra, selezionate la cartella FASCICOLI e poi il tasto CREA FASCICOLO presente in alto sul menù a destra.
Con il nostro software potete creare una notifica in pochi click.
Una volta aperta Service1, cliccate sull’icona PCT dal menù a sinistra. Nella medesima posizione comparirà un nuovo menù dal quale selezionare l’icona NOTIFICHE.
Apparirà una nuova finestra a destra e sul lato superiore troverete un menù dal quale selezionare l’opzione NUOVA.
A questo punto potete scegliere quale tipo di notifica effettuare, se effettuarla a partire da un fascicolo esistente o inserendo i dati manualmente. Dopodiché, vi basterà seguire la semplice procedura.
Effettuare un’opposizione a un decreto ingiuntivo è semplice.
Quando procedete al nuovo deposito all’interno di Service1, selezionate “Opposizione Decreto Ingiuntivo” dalla cartella “introduttive”.
Inserite i dati richiesti fino alla conclusione della procedura.
Effettuare una consultazione all’interno di Service1 richiede pochissimi passaggi.
Una volta aperto il programma, cliccate sull’icona PCT dal menù a sinistra. Dopodiché, cliccate sull’icona CONSULTAZIONE.
Qui potete effettuare la ricerca di fascicoli, la ricerca giurisprudenziale e la ricerca anonima. Non dovrete far altro che inserire i dati richiesti.
Per importare un fascicolo con Service1, cliccate sull’icona CONSULTAZIONI presente nel menù a sinistra. Si aprirà una nuova finestra all’interno della quale appariranno diverse opzioni.
Selezionate l’UFFICIO/REGISTRO di competenza, inserite tutti i dati richiesti, confermate e digitate il pin della chiavetta.
A questo punto compare la lista dei fascicoli. Cliccate sul bottone “Importa fascicoli” nel menù al centro della finestra, dopodiché selezionate il fascicolo (o più di uno) e cliccate OK.
Non ricordi la password della tua pec? Trami la Service1 è possibile recuperala.
Come? Scarica la guida per recuperare la password PEC da Service1
Generare l’attestazione di conformità è una procedura molto semplice.
Una volta avviata Service1, cliccate sull’icona PCT presente nel menù a sinistra e poi sull’icona NOTIFICHE che comparirà nello stesso menù.
All’interno della sezione, cliccate sul bottone NUOVA in alto a sinistra e selezionate poi l’opzione di vostro interesse.
Vi basterà compilare i dati del fascicolo e caricare il file per completare l’operazione.
Per verificare se un documento è firmato, basta aprire Service1, andare su FIRMA E VERIFICA e caricare il file.
Fatto ciò, a lato compariranno tutte le informazioni di cui avete bisogno.
Per visualizzare i file .p7m è necessario avere un software apposito, come Service1.
All’interno di Service1, è sufficiente selezionare l’opzione FIRMA E VERIFICA dal menù e poi trascinare il file che si vuole visualizzare.
Alla base della schermata sono presenti dei tasti che permettono di compiere diverse attività, tra le quali proprio visualizzare l’anteprima.
Tramite Service1 è possibile cercare un fascicolo e procedere con la consultazione anonima, ma non si può procede alla richiesta di visibilità.
La modalità anonima permette di visualizzare il contenuto del fascicolo, ma non i singoli documenti caricati.
La creazione di collegamenti ipertestuali tra l’atto principale e gli allegati da depositare è una procedura che varia in base al software di elaborazioni testi utilizzato.
Indipendentemente dal software, per creare tali collegamenti è necessario che il file dell’atto e i file degli allegati si trovino nella medesima cartella, altrimenti i link non funzioneranno.
Prima di passare alla creazione del collegamento, assicuratevi quindi di raccogliere tutti i file da depositare nella stessa cartella.
Fatto ciò, troverete le istruzioni in pdf per la creazione dei collegamenti ipertestuali per i depositi telematici tramite Windows Word e Write OpenOffice in questo link GUIDA COLLEGAMENTI IPERTESTUALI PER I DEPOSITI TELEMATICI
NOTA: se siete utenti Mac, sappiate che Pages non consente di creare link ipertestuali.
Creare o importare un fascicolo con Service1 sono procedure davvero molto semplici.
Innanzitutto, una volta aperta Service1, cliccate sull’icona PCT.
Comparirà un nuovo menù.
Per creare un fascicolo cliccate sull’icona FASCICOLI da questo nuovo menù e poi sul tasto NUOVO.
Per importare un fascicolo, cliccate sull’icona CONSULTAZIONI dal menù già citato, procedete con la ricerca del fascicolo di vostro interesse e, infine, cliccate sul tasto IMPORTA FASCICOLO
Per trovare i verbali all’interno di Service1 è sufficiente collegarvi al PCT e scaricarli.
Trovate i verbali dentro al fascicolo di riferimento. Qualora non comparissero, vuol dire che non sono stati caricati.
Effettuare i pagamenti telematici è un’operazione semplice con Service1, poiché è compatibile con l’esecuzione tramite il sito pst.giustizia.
Nel momento in cui si procede con un nuovo deposito, procedete fino alla sezione CONTRIBUTO UNIFICATO.
Qui selezionate il tipo di contributo, l’importo e il tipo di pagamento.
Scegliendo il pagamento TELEMATICO comparirà un link che vi porterà al sito pst.giustizia. Effettuate il login e procede.
Vuoi richiedere il modulo di fatturazione elettronica e conservazione sostitutiva o non sai come configurare il servizio appena attivato?
Scarica la guida da questo link “Fatturazione elettronica e conservazione sostitutiva”
Per impostare la firma grafica, aprite Service1 e andate su IMPOSTAZIONI. Dopodiché, entrate in ANAGRAFICA UTENTI.
Selezionate l’utente di cui volete creare la firma.
A destra, cliccate sull’etichetta “Firma”. Lì troverete il tasto “imposta firma grafica”. Una volta cliccato, vi basterà seguire le istruzioni.
Potete caricare la scansione di un qualsiasi documento in cui compaia la vostra firma. Service1 vi permette di selezionare e salvare esclusivamente la firma.
Il 25 ottobre 2021 è uscito il nuovo sistema operativo Apple macOS Monterey, Release 12.0.1 (21A559).
Tuttavia, se si tratta del sistema operativo che stai usando, ti sarai accorto che oltre a tutti i vantaggi che questo aggiornamento porta con sé, Monterey può anche causare alcuni problemi, quali:
- Alcune app si chiudono inaspettatamente;
- Alcune app si bloccano e nemmeno si aprono.
E’ necessario specificare che questo inconveniente può capitare anche con la Service1.
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Quindi, come risolvere il problema se hai OS Monterey e le app si bloccano o si chiudono inaspettatamente?
Se la Service1 è già installata sul tuo MAC procedi così:
- Entra in Preferenze del sistema – Sicurezza e Privacy – Privacy
- Inserisci Service1 nell’Accessibilità e nell’Accesso Completo al Disco
Se, invece, devi ancora installare la Service1, procedi seguendo la nostra –> GUIDA COMPLETA
Il messaggio di rifiuto “non si copre il ruolo avvocato, avvocato ente pubblico, funzionario ente pubblico” è un messaggio che compare in specifiche circostanze.
Solitamente compare quando il soggetto che sta procedendo al deposito non è un avvocato abilitato.
Ma in casi eccezionali può comparire anche quando si è effettivamente un avvocato.
In questa circostanza, è possibile che si sia censiti in modo errato nel ReGIndE.
La soluzione è chiedere al proprio Ordine di procedere alla correzione.
Con notifica multipla si intende la possibilità di inviare la medesima comunicazione a più destinatari.
Con Service1 è possibile farlo.
Vi consigliamo di inviare le notifiche a un massimo di 20 destinatari per volta. Ciò significa che, se dovete inviare la medesima notifica a 100 destinatari, sarà meglio procedere con 5 notifiche multiple diverse.
A incidere sul numero di destinatari è anche il peso della notifica stessa. Se supera i 2 MB, è consigliabile inviarla a blocchi d 5 destinatari per volta.
Cosa fare se nella Service 1 appare questo messaggio? Molto probabilmente hai modificato recentemente la password della tua pec e non l’hai aggiornata nella Service1.
Segui questa semplice guida:
- Apri Service1 ed accedi alle Impostazioni (ultima icona in basso a sinistra).
- Clicca “Anagrafica Utente” e seleziona l’utente
- Si aprirà un pannello con i dati utente. A questo punto clicca “Modifica” (icona con la matita)
- Nella prima schermata che si aprirà inserisci la nuova password della pec.
- Esegui il test pec
- Clicca “Avanti” fino alla chiusura della schermata
Se hai attivo il servizio di Fatturazione Elettronica, dovrai modificare la password della pec anche nei propri dati di fatturazione:
- Apri Service1 ed accedi alle Impostazioni (ultima icona in basso a sinistra).
- Clicca “Dati Fatturazione” e seleziona l’anagrafica
- Si aprirà un pannello con i anagrafici. A questo punto clicca “Modifica” (icona con la matita)
- Nella nuova schermata cliccare “Avanti” per andare nella seconda schermata.
- In questa schermata (seconda) inserisci la nuova password della pec.
- Esegui il test pec
- Clicca “Avanti” fino alla chiusura della schermata
Se avete la necessità di scaricare le email, dovete innanzitutto saper distinguere i file che vi interessano.
L’estensione .eml si riferisce ai file delle mail.
Se volete scaricare una mail da Service1, tutto quello che dovete fare è cliccare l’icona MAIL PEC dal menù a sinistra e selezionare il messaggio di vostro interesse. Dopodiché, cliccate sul simbolo della freccia verde collocato sopra il testo del messaggio e il file verrà scaricata nel computer.
Da Service1, basta andare in IMPOSTAZIONI e poi in SMART CARD, dove sarà possibile verificare i certificati di firma e la loro validità.
Se dovessero risultare scaduto, è possibile richiederne uno nuovo cliccando qui.
Dall’esito del deposito risulta che siate l’avvocato aggiunto e non il sostituto.
Come si procede in questo caso?
Questo errore occorre quando il procuratore originario risulta essere ancora in carica. La soluzione consiste quindi nel sollecitare il procuratore originale a depositare la rinuncia al mandato.
In caso di chiavetta non rilevata, la prima cosa da fare è staccarla e riprovare a inserirla.
Se non dovesse funzionare, consigliamo di aprire il token (il supporto fisico), togliere la SIM, riposizionarla e, poi, ricollegare la chiavetta al pc.
Se i problemi dovesse persistere, una buona idea è provare a inserire la SIM in un token diverso. Se anche questo non dovesse funzionare, il nostro help desk gratuito è sempre a disposizione.
Comprimere i file è facile e molto utile.
Se il vostro computer è un Mac, vi basta selezionare il file, cliccare il tasto destro del mouse e selezionare l’opzione “comprimi”.
Se il vostro computer è un Windows, selezionate il file, cliccate il tasto destro, selezionate l’opzione “invia a” e “cartella compressa”.
In entrambi i casi si genererà una cartella zippata che potrete caricare.
I file .enc sono file compressi che vengono creati in fase di deposito e che contengono i dati del deposito in forma criptata.
Solo il destinatario di tali file, ovvero la Cancelleria, ha la possibilità di aprirli.
Se vi viene richiesto di estrapolare il contenuto di un file .enc e di inviarlo in altro formato, contattate la Cancelleria.
Creare dei collegamenti ipertestuali tra l’atto principale e gli allegati da depositare facilita di molto la lettura da parte del Cancelliere.
Per creare tali collegamenti è necessario che il file dell’atto principale e i file degli allegati si trovino nella medesima cartella, altrimenti i link non funzioneranno.
Quindi, prima di creare il collegamento, spostate tutti i file da depositare in un’unica cartella. Fatto ciò, ogni software di scrittura presenta procedure diverse per generare i collegamenti ipertestuali.
Se siete utenti Mac, sappiate che Pages non consente di crearli.
Se utilizzate Windows Word o Writer OpenOffice, cliccando qui trovate la guide apposita che abbiamo creato per voi
Quando si deve depositare due atti diversi relativi al medesimo giudizio non bisogna procedere con la creazione di un altro fascicolo. Trattandosi del medesimo giudizio, si depositerà nello stesso fascicolo.
L’errore relativo al certificato revocato compare quando uno degli allegati depositati ha un formato non riconosciuto dal Ministero della Giustizia.
Un esempio sono le comunicazioni inviate dai gestori di servizi energetici o telefonici.
La soluzione consiste nello scansionare il documento per poi inserirlo come scansione.
Nel caso in cui il deposito inviato fosse errato, si consiglia di chiamare la Cancelleria e chiedere che venga rifiutato. Successivamente, si può procedere al deposito corretto
Per chi si occupa di Processo Telematico è importante capire la differenza tra copia e duplicato informatico.
Per riuscirci, bisogna prima sapere che ogni documento digitale è dotato di una propria sequenza di bit (unità di misura informatica).
Copia e duplicato informatico possono essere entrambi assolutamente uguali all’originale. La differenza è che la copia possiede una sequenza di bit diversa, mentre il duplicato ha la medesima sequenza dell’originale.
Per approfondire, vi consigliamo la lettura di questo articolo
La differenza tra fascicolo e deposito può essere compresa facilmente facendo un salto nel passato.
Quando il processo non era ancora telematico, si provvedeva con la creazione di un faldone per ogni procedimento. All’interno di questo, si inserivano tutti i documenti relativi al procedimento stesso.
Nel processo telematico ci si muove nello stesso modo.
Il fascicolo è l’equivalente digitale del faldone, mentre il deposito è l’atto informatico con cui i documenti (digitali) vengono inseriti all’interno del fascicolo.
Ogni procedimento presenterà quindi un unico fascicolo, ma richiederà più depositi.
La differenza tra firme PAdES e CAdES è molto netta e, per questo, facile da ricordare.
In questa sede ci limiteremo a darvi un quadro sommario.
La firma PAdES è una firma digitale che può essere apposta solo su documenti PDF e permette di aggiungere una firma grafica, cioè visibile.
Invece, la firma CAdES può essere apposta su documenti di vario genere (pdf, file di testo, fogli di calcolo, immagini) e non permette di aggiungere una firma grafica.
Per capire qual firme digitali siano richieste dalle operazioni del Processo Telematico, vi invitiamo ad approfondire l’argomento leggendo questo articolo “La differenza tra le firme CAdES e PAdES”
Conoscere la differenza tra POP e IMAP torna utile in fase di configurazione della vostra casella di posta.
IMAP e POP3 sono due protocolli di gestione delle caselle mail.
Se scegliete POP3, tutti i messaggi in arrivo verranno scaricati dal server direttamente sul pc o sul dispositivo, senza mantenere una copia sul server stesso.
Se scegliete IMAP, i messaggi verranno scaricati, ma una copia rimarrà nel server.
Per capire quale delle due opzioni sia la più adatta alle vostre esigenze, vi consigliamo di approfondire l’argomento leggendo questo articolo “Pop e Imap: quale scegliere?”
A seguito dell’elaborazione della busta, la Cancelleria può individuare delle anomali e inviare una terza pec contenente un messaggio di errore.
Alcune anomalie non bloccano il deposito (WARN/WARNING), altre lasciano all’ufficio ricevente la possibilità di forzare la conclusione (ERROR), altre ancora non permettono in nessun caso di procedere oltre (FATAL).
Quando si riceve una terza pec con un messaggio di errore è bene leggere Il contenuto e capire come agire.
E’ possibile scaricare l’elenco ufficiale degli errori, la loro descrizione e la soluzione da adottare.
L’Errore Test Pec indica un errore che si è evidenziato in fase di verifica dell’indirizzo di posta elettronica certificata.
Le cause più comuni di errore sono le seguenti.
– La password è stata scritta in modo errato.
Soluzione: riprovate a scriverla.
– La password è stata cambiata, ma l’informazione non è stata modificata nell’anagrafica.
Soluzione: verificate che i dati siano aggiornati ed eventualmente correggeteli.
– L’indirizzo PEC è stato scritto in modo errato.
Soluzione: riscrivetelo.
– L’antivirus blocca il processo di verifica.
Soluzione: sospendetelo momentaneamente e procedete.
Pe procedere con la firma congiunta, è sufficiente che il primo soggetto firmi il documento utilizzando il protocollo di firma PAdES. Dopodiché, gli altri controfirmeranno usando il protocollo CAdES.
È stato raggiunto un accordo di maggioranza per quanto riguarda la riforma della prescrizione. Lo comunica il Ministero della Giustizia, trasmettendo una nota alla Commissione giustizia della Camera contenente il testo della riforma.
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Si ritorna, dunque, ad una prescrizione sostanziale in ogni grado di giudizio. «L’aspetto principale della riforma è la previsione di una sospensione della prescrizione per 24 mesi dopo la sentenza di condanna in primo grado e per 12 mesi dopo la conferma della condanna in appello», dichiara Nordio.
Prosegue: «Se la sentenza di impugnazione non interviene in questi tempi, la prescrizione riprende il suo corso e si calcola anche il precedente periodo di sospensione. Anche in caso di successivo proscioglimento o di annullamento della sentenza di condanna in Appello o in Cassazione, il periodo in cui il processo è stato sospeso si calcola ai fini della prescrizione».
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Non funziona la PEC/mail?
Se avete difficoltà a inviare o ricevere le email o le PEC, probabilmente avete la casella di posta piena.
Potete procedere in due modi:
Il primo consiste nell’accedere alla webmail tramite il sito di Servicematica e cancellare le mail che non vi interessano.
Ricordatevi poi di svuotare il cestino! Per non incorrere più nel problema potete riconfigurare il vostro account di posta elettronica scegliendo il protocollo POP3.
In questo modo le mail verranno scaricate nella vostra casella di posta senza mantenere una copia nel server. Qui trovi un’utile guida.
Il secondo modo consiste nell’acquistare più spazio, così non sarete costretti a cancellare alcuna mail.
Se siete interessati a questa opzione, vi invitiamo a contattare la nostra segreteria all’indirizzo segreteria@servicematica.com
Il pagamento di C.U. e marche da bollo si effettua tramite il sito pst.giustizia.it.
Una volta effettuato, si genereranno diversi file.
Al deposito andrà allegato solo il file della ricevuta il cui nome inizia per “RT_”.
Avete dimenticato gli accessi alla vostra casella di posta elettronica certificata e desiderate resettare la password PEC? Cliccate questo link.
Vi chiederemo di compilare un form e di caricare una scansione o fotocopia del vostro documento di identità.
Una volta ricevuta la vostra richiesta, procederemo con l’inviarvi una nuova password.